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29 Dec 2023

L’ormone della crescita: cosa c’è da sapere

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L’ormone della crescita: cosa c’è da sapere

Studi sperimentali non hanno confermato in modo inequivocabile gli effetti ergogenici di dosi soprafisiologiche di GH, anche se molto può dipendere dal fatto che, per motivi etici, non è possibile saggiare in studi clinici sperimentali dosi elevate come quelle usate dagli atleti a scopo dopante. Ci sono poi alcune testimonianze aneddotiche di alcuni giocatori di baseball che hanno ammesso di aver fatto uso di GH e hanno dichiarato che non ne hanno tratto beneficio [8]. In conclusione il doping mediante GH oltre ad essere un comportamento scorretto è in molti casi inefficace e sicuramente pericoloso per la salute.

  • In contesti fisiologici il GH è un mezzo per rendere disponibile energia quando c’è carenza (stato post-prandiale, allenamento intenso, digiuno) o per metabolizzare substrati introdotti con l’alimentazione (amminoacidi), induce una fisiologica insulino-resisitenza allo scopo di mobilizzare i grassi e preservare glicogeno e muscolo scheletrico.
  • La Somatomedina C o IGF 1 (fattore di crescita insulino simile) è un ormone con una struttura simile a quella dell’insulina.
  • Nell’uomo i livelli plasmatici di IGF 1 sono scarsamente rilevabili alla nascita, aumentano gradualmente durante la fanciullezza, e raggiungono un picco a metà della pubertà fino a circa 40 anni, quindi gradualmente si abbassano.
  • Poiché il GH è inoltre necessario alle normali funzioni del cervello, negli adulti con questa problematica si possono notare anche dei cambiamenti dell’umore e del comportamento.
  • Questo tipo di trattamento non viene preso in considerazione se il tumore non presenta i recettori (ed è quindi detto “negativo” per questi due fattori).

Fondazione AIRC sta sostenendo diversi studi sull’utilizzo dell’ormonoterapia in diversi tipi di tumore dell’ovaio. La terapia ormonale per il tumore dell’endometrio non è un’opzione terapeutica efficace in tutte le pazienti, ma solo in casi specifici. Nei tumori al primo stadio, se la donna è ancora in età fertile e desidera avere dei figli, solo in alcuni casi selezionati per preservare la fertilità si utilizza una spirale al progestinico così da evitare o rimandare l’asportazione dell’utero. Questi farmaci agiscono attraverso un duplice meccanismo, uno correlato alla soppressione degli estrogeni e l’altro diretto alla cellula tumorale. Gli inibitori dell’aromatasi posso essere utilizzati anche dalle donne in premenopausa, ma necessariamente in associazione con un farmaco della classe degli LHRH analoghi agonisti (triptorelina, goserelin, leuprorelina acetato), poiché altrimenti non potrebbero funzionare. In particolare negli ultimi anni, le ricerche hanno evidenziato che, nelle pazienti in premenopausa affette da neoplasia mammaria con recettori ormonali positivi e specifiche caratteristiche, l’assunzione di un inibitore dell’aromatasi in associazione con un LHRH analogo per 5 anni dopo l’intervento chirurgico riduce il rischio di recidiva.

Valori di riferimento: quali sono i valori normali del GH a seconda dell’età?

Nelle donne con neoplasia mammaria con recettori ormonali positivi in fase avanzata di malattia, gli agonisti dell’LHRH vengono associati alla terapia endocrina indicata per la paziente. Gli inibitori dell’aromatasi sono indicati nelle donne già in menopausa e che quindi non producono più estrogeni dalle ovaie, ma solo nei tessuti periferici, soprattutto quello adiposo. Si usano in genere dopo l’intervento per impedire recidive, ma in alcuni casi sono utilizzati anche prima dell’operazione, per ridurre il volume della massa da asportare, oppure nelle fasi più avanzate della malattia.

  • È stato pubblicato un solo studio (francese) a lungo termine che ha riportato guadagni medi di 3,5 cm su bambini di bassa statura.
  • Innanzitutto, bisogna tenere presente che un ingrossamento della ghiandola mammaria può comparire in qualsiasi periodo della vita della bambina.
  • Negli studi con Omnitrope relativi alla tossicità subacuta e tollerabilità locale, non sono stati osservati effetti clinicamente rilevanti.
  • I pazienti con deficit dell’ormone della crescita associato a ipopituitarismo generalizzato Ipopituitarismo generalizzato L’ipopituitarismo generalizzato si riferisce a una sindrome da deficit ormonale dovuta alla parziale o completa perdita di funzione del lobo anteriore dell’ipofisi.
  • La terapia continua fino al raggiungimento della statura definitiva e qualche volta deve continuare anche nella vita adulta quando il difetto è molto significativo tanto da dare problemi a livello muscolare/metabolico.

La terapia ormonale può essere prescritta per vari scopi, come il trattamento di condizioni mediche specifiche o la regolazione degli ormoni nel corpo. La preparazione per la terapia ormonale dipende dalla situazione individuale e dalle indicazioni del medico. Il termine terapia ormonale si riferisce a qualsiasi tipo di trattamento che prevede l’uso di ormoni o, al contrario, l’uso di antagonisti ormonali per ridurre l’efficacia di ormoni già presenti nell’organismo (quest’ultima è nota anche con il nome di terapia anti-ormonale). Per stimolare in maniera naturale la produzione di ormone della crescita è possibile ricorrere a due metodi naturali quali la dieta e l’esercizio fisico. Le conseguenze di una carenza di ormone della crescita sono abbastanza gravi per l’organismo dell’essere umano, in quanto viene compromesso il corretto sviluppo di tutte le strutture cellulari e tissutali. Date queste premesse, per comprendere il legame tra consumo di carne rossa o bianca e cancro è più che mai importante leggere con attenzione i risultati degli studi epidemiologici e capire cosa i ricercatori hanno realmente inteso parlando di “carne rossa” o “carne bianca” nel proprio lavoro.

Quando ricorrere al latte di formula

Per quanto riguarda la terapia ormonale per il tumore dell’ovaio, l’AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco, consente l’utilizzo degli inibitori dell’aromatasi nel trattamento della recidiva, anche se in letteratura ci sono pochi dati sull’efficacia di questo trattamento. In clinica, dunque, vengono utilizzati, in particolare in caso di recidiva, nella pausa tra un ciclo di chemioterapia e l’altro. Il testosterone stimola la replicazione delle cellule tumorali della prostata legandosi a specifici recettori che si trovano sulla superficie delle cellule stesse. Gli antiandrogeni sono farmaci che bloccano l’interazione tra l’ormone sessuale maschile e questi recettori, inibendo così la crescita del tumore.

La durata degli allenamenti di resistenza per stimolare la produzione di GH devono essere superiori a 30 minuti e essere svolti almeno 2-3 volte a settimana. I dati sono rassicuranti visto che, come riferito anche nell’Assemblea 2022 di UnaItalia, la carne di pollo resta di gran lunga la preferita. In Italia, il 72 per cento delle persone la consuma almeno una volta alla settimana, mentre il consumo medio è di quasi 2 volte a settimana (dati Doxa 2021). Livelli bassi di GH sono dovuti a fattori genetici, quindi già predisposti alla nascita, oppure da problemi successivi come traumi, tumori dell’ipofisi o dell’ippotalamo. I disturbi regrediscono in genere dopo alcuni mesi dalla sospensione dell’assunzione dei farmaci.

Meccanismo d’azione GENOTROPIN ® – Somatotropina: ormone della crescita

Questo tipo di trattamento non viene preso in considerazione se il tumore non presenta i recettori (ed è quindi detto “negativo” per questi due fattori). La scelta del tipo di trattamento da adottare nei singoli casi, oltre che dal grado di avanzamento della malattia, dipende dal fatto che la donna sia già entrata o meno in menopausa. Dopo aver fatto diagnosi di deficit e in assenza di controindicazioni, il medico specialista prescriverà una terapia, che consiste nel somministrare l’ormone tramite iniezioni sottocutanee. La terapia permette di aumentare la velocità di crescita e di raggiungere un’altezza normale, soprattutto se la cura viene iniziata precocemente. Negli adulti con deficit di GH la terapia migliora la composizione corporea, la densità ossea e anche la qualità della vita. La biodisponibilità della somatropina somministrata per via sottocutanea assomma approssimativamente all’80% sia nei soggetti sani che nei pazienti con deficit dell’ormone della crescita.

Un sovradosaggio protratto nel tempo può dar luogo a segni e sintomi correlati con l’eccesso di ormone della crescita umano. I sintomi sono normalmente transitori e dose dipendenti, ma possono richiedere una riduzione della dose. Prima di iniziare il trattamento è necessario che i processi tumorali intracranici siano inattivi e che la terapia antitumorale sia stata completata. Si consiglia di aumentare la dose iniziale gradualmente, ad intervalli mensili, sulla base della risposta clinica e dell’insorgenza di eventi avversi. Non è un segreto che la terapia con GH migliori la composizione corporea, sperimentalmente su uomini obesi e con sindrome metabolica ha ridotto massa grassa e aumentato la massa magra, migliorando al contempo l’omeostasi glucidica, attraverso un miglior “partizionamento” dei nutrienti. Allo scopo è usato con discreto successo (negli Stati Uniti) nel trattamento della lipodistrofia associata a HIV, negli stati cachettici e nelle ustioni gravi.

Pertanto il paziente va attentamente controllato per valutare l’insorgenza di un’eventuale sintomatologia ipertensiva. In pazienti con deficit dell’ormone della crescita secondario a trattamento di patologia neoplastica, prestare particolare attenzione alla possibile insorgenza di eventuali recidive. I pazienti con deficit dell’ormone della crescita associato a ipopituitarismo generalizzato Ipopituitarismo generalizzato L’ipopituitarismo generalizzato si riferisce a una sindrome da deficit ormonale dovuta alla parziale o completa perdita di funzione del lobo anteriore dell’ipofisi. Maggiori informazioni (panipopituitarismo) avranno anche la carenza di uno o più altri ormoni ipofisari (p. es., ormone follicolo stimolante, ormone luteinizzante, ormone adrenocorticotropo (ACTH), ormone stimolante la tiroide (TSH), ormone antidiuretico). Il testosterone può essere impiegato illegalmente in ambito sportivo – soprattutto nel bodybuilding e negli sport di potenza – per aumentare la massa muscolare la forza e l’energia (si parla di steroidi anabolizzanti). Tuttavia, va ricordato che l’uso di steroidi anabolizzanti a scopo “dopante” è proibito e può avere molti effetti collaterali, sia dal punto di vista fisico (come acne, crescita delle mammelle negli uomini), sia dal quello psicologico (sbalzi d’umore, comportamento aggressivo, irritabilità).

L’altra fonte di stimoli è l’assunzione di aminoacidi singoli che crea da un lato una salita di aminoacidi liberi nel plasma, dall’altro realizza le condizioni (aumento di GH ed insulina) per il loro utilizzo come mattoni della sintesi proteica. E’ molto probabile che i muscoli “affamati” del bodybuilder siano praticamente steroidi sensibili a questo effetto, guadagnando in crescita. Diamo ora un’occhiata, al fine di una migliore comprensione della utilità teorica e delle indicazioni all’uso del GH nei culturisti, ai principi fisiologici che regolano la produzione dell’ormone stesso e alle sue azioni, cioè di cosa fa nell’organismo.

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